I LUOGHI DELLO SPIRITO E DEL TEMPO 2019
ASSOCIAZIONE COLLEGIUM MUSICUM CLASSENSE
31 Agosto 2018 – Ore 21.00
La musica è una legge morale:
essa dà un’anima all’Universo,
le ali al pensiero,
uno slancio all’immaginazione,
un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e
la vita a tutte le cose.
Platone
Un’opera in forma sonata
La musica strumentale di Giuseppe Sarti
Roberto Noferini, violino
Chiara Cattani, cembalo
Giuseppe Sarti
(Faenza, 1 dicembre 1729 – Berlino, 28 luglio 1802)
Dalla Sonata in Do maggiore op.3
Andante poco Adagio
Finale Presto
Dalla Sonata in Re maggiore op. 3
Andante Moderato
Rondò Allegro
Sonata Giulio Sabino ed Epponina in Mi maggiore op. 1
Allegro
Adagio
Rondò
Roberto Noferini, diplomato con lode al Conservatorio di Milano si è perfezionato con Grumiaux, Accardo, Romano. Ha vinto primi premi e premi speciali in concorsi internazionali (Fermo, Portogruaro, Gorizia, Biella, Tim a Parigi). Al suo debutto a 12 anni al Teatro Comunale di Bologna è seguita un’intensa attività concertistica che lo ha visto esibirsi in prestigiosi festival e istituzioni concertistiche in Italia ed Europa, Sud America, Giappone ed Egitto. Tra i più brillanti violinisti della sua generazione, ha suonato alcuni dei principali concerti solistici per violino (Bach, Locatelli, Vivaldi, Paganini, Mozart, Beethoven, Mendelssohn) e collabora con Canino, Accardo, Quarta, Faust, Rossi, Giuranna, Pay. Dal 2008 suona il repertorio barocco e classico con violino e arco d’epoca in duo con C. Cattani al cembalo e al fortepiano. Ha inciso per Bongiovanni e Tactus. Insegna violino all’istituto “Monteverdi” di Cremona ed è direttore e docente al corso estivo “Allegri” di Castrocaro.
Chiara Cattani, Diplomata con lode in pianoforte, clavicembalo (menzione d’onore) con postgraduate a Salisburgo, e in direzione di coro, composizione, musica da camera e fortepiano. È stata allieva per il pianoforte di Zardi, Masi e Bogino, per il clavicembalo di Rambaldi e Birsak, per il fortepiano di Fiuzzi. Premiata in vari concorsi, svolge un’intensa attività concertistica quale solista o continuista al cembalo e al fortepiano e come pianista in formazioni da camera in Italia e in Francia, Inghilterra, Austria, Germania, Spagna, Israele, Palestina e Giappone; di particolare rilievo l’attività che svolge in duo con il violinista Roberto Noferini dal 2008. Tra le incisioni discografiche ricordiamo l’integrale della produzione solistica e cameristica di G. Sarti per “Tactus” e un recente cd dedicato a J.A. Hasse, (5 stelle per Amadeus e 5 stelle per Musica). È docente di cembalo al Conservatorio di Bologna, accompagnatrice ai Conservatori di Bolzano e Lecce. È assistente del direttore Alessandro De Marchi presso il Festival di Musica Antica di Innsbruck e direttrice del Corso di perfezionamento musicale ‘Allegri’ di Castrocaro.
Giuseppe Sarti, faentino, manifestò presto il suo talento musicale e fu nominato organista della cattedrale di Faenza prima dei diciannove anni; dal 1750 lasciò la cattedrale per dedicarsi all’opera, divenendo direttore del Teatro di Faenza nel 1752. Il suo primo lavoro certo è Il re pastore, andato in scena a Pesaro in quell’anno. Seguirono Medonte, Demofoonte e Olimpiade, che gli fecero guadagnare un prestigio tale che nel 1753 Federico V di Danimarca lo invitò a Copenaghen come Hofkapellmeister e direttore del teatro dell’opera. Nel 1765, mentre era in Italia per ingaggiare nuovi cantanti, il re morì, e questo mise fine alla sua permanenza danese. Passò un periodo a Londra nel 1769, dove per mantenersi fu costretto a dare lezioni di musica. Nel 1779 fu nominato maestro di cappella della cattedrale di Milano: qui scrisse un’altra ventina di opere nonché musica sacra per la cattedrale e si occupò dell’istruzione di alcuni allievi, fra cui Luigi Cherubini. Nel 1784 Sarti venne invitato da Caterina II di Russia a San Pietroburgo: durante il viaggio sostò a Vienna dove Giuseppe II lo ricevette con grandi onori e dove conobbe Mozart.
Nella città russa, come direttore del teatro, compose diverse opere e musica sacra, tra cui un Te Deum per la vittoria di Ochakov nella guerra russo-turca. Sarti rimase in Russia sino al 1801, quando per la sua malferma salute chiese il permesso di lasciare il paese; morì a Berlino sulla via del ritorno verso l’Italia.
Organizzazione
Collegium Musicum Classense
Direzione artistica
Maria Luisa Baldassari, Susanna Piolanti,
Marina Scaioli
Per informazioni
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